S O T I R I A
Simone Lingua per Bvlgari
“Energia, dinamismo e rinnovamento: una creazione Made in Italy”.
Sotiria è l’opera ideata da Simone Lingua in esclusiva per Bvlgari.
Installazione site specific, destinata alla sezione centrale del Padiglione Italia, Expo Dubai 2020. Con un’estensione di 150 mq, sarà sospesa ai naviganti di copertura e perfettamente fruibile dall’area della vip balcony.
L’idea nasce dal desiderio di rappresentare il concetto di bellezza e le connessioni che essa può generare, in linea con il tema del Padiglione Italia “Beauty connects people”.
La parola all’artista:
“Ho iniziato a pensare a come rappresentare il concetto di bellezza e mi sono subito reso conto che sarebbe stato impossibile conferirgli una forma che lo rendesse universale. Ho scelto così di identificarlo in una pietra preziosa, in omaggio all’identità della Maison Bvlgari.
Tuttavia, per esprimere pienamente la propria bellezza, anche il diamante più grande e prezioso, deve poter brillare mediante una luce propria, generata dall’interno e riverberata all’esterno. Per questo ho immaginato di costruire attorno alla pietra una struttura, che potesse valorizzarne lo splendore: una cupola specchiata, capace di amplificarne forma, intensità e bellezza.
Ho disposto poi ogni elemento a comporre ideali colliers sospesi, affinché ciascun diamante, dall’interno della cupola, potesse brillare ed esprimersi moltiplicando la percezione dei propri riflessi.
Altra componente fondamentale dell’opera è poi lo specchio spia: sottile e magico, un elemento che, in questo caso particolare, sviluppa due tra le sue molteplici potenzialità. Da un lato consente di osservare attraverso un filtro – lo specchio – la visione della realtà, riflettendo la bellezza terrena; dall’altro, mediante la luce, innesca la manifestazione di qualcosa di altro, di intangibile e che trascende la dimensione umana.
Ideata mettendo al centro l’osservatore e più in particolare le connessioni tra le persone, è stata progettata per rilevare attraverso un software l’interazione tra i visitatori e per inviare un impulso che regola l’intensità luminosa all’interno dell’opera. La luce accende i diamanti, che moltiplicano i loro riflessi all’interno delle cupole, innescando una graduale dissolvenza degli specchi spia, permettendo così allo spettatore finale di vedere oltre il riflesso di sé stesso e dell’ambiente circostante, scoprendo così la vera bellezza.