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Crediti

FOTO: Andrea Rum, Luca Bazzini,
Simone Lingua
VIDEO & RENDER: Luca Bazzini
ART DIRECTION, TESTI E BIO: Tiziana Tommei
DESCRIZIONE OPERE: Simone Lingua
WEBDESIGN: Enrico Fico

Contemporary Illusions

– Installazioni / Site Specific / In progress –

19. 02. 2020

Contemporary Illusions è un concept che prende origine nel settembre del 2018 a Firenze, per poi svilupparsi ed assumere una struttura progettuale densa e stratificata.
Il disegno muove dalla creatività di Simone Lingua ed ha per oggetto l’applicazione di superfici riflettenti su prospetti di monumenti storici, dando così forma ad installazioni scenografiche, mimetiche ed illusorie. Un aggettivo, quest’ultimo, che suggerisce il focus della ricerca dell’artista: dalle sperimentazioni nell’ambito dell’arte cinetica, ai disegni concettuali su grande scala. L’idea diviene illusoriamente materia: l’oggetto, percepito come realtà fisica e tangibile, esiste in verità solo come immagine, visione e concetto. Gli studi in oggetto riguardano, inoltre, un secondo aspetto fondante dell’opera di Lingua: la mutua relazione tra arte e architettura. Un legame, questo, che ha radici antiche, nella formazione del nostro: per oltre dieci anni egli ha operato, in veste di creativo, all’interno di un noto team di architetti, in partnership con un importante brand internazionale del settore fashion. Questo imprinting ha segnato profondamente il suo l’iter, nonché nutrito di componenti costruttive e strutturali, sin dalla gestazione, ogni lavoro passato e attuale.
Ad oggi il piano progettuale di Contemporary illusions coinvolge diverse realtà, tra cui Roma, Firenze, Pisa e Napoli, in un processo creativo e curatoriale in continua e crescente implementazione. La volontà è quella di valorizzare la storia, i suoi simboli, innescando un dialogo tra passato e contemporaneità ed esaltando da un lato ciò che l’uomo ha costruito e conservato, dall’altro quello che la natura ha rispettato e salvaguardato. Si tratta di un’operazione complessa, che, come tutte le idee capaci di oltrepassare i confini dell’ordinario, necessita di tempo, lavoro, costanza, determinazione, coraggio e abnegazione. Sarebbe improprio e fuorviante tentare di raccogliere in un mero contenitore o di illustrare a parole quello che rappresenta e costituisce questo progetto.
Contemporary Illusions non può essere raccontato, deve essere visto e dunque realizzato.
Tiziana Tommei

30. 10. 2020

Ponte Vecchio, Santa Maria della Spina, Piazza Borghese: tre realtà storiche, che Simone Lingua sceglie come teatro di un rapporto contemporaneo e inedito tra uomo e natura. Egli vuole portare a riflettere su di un aspetto: la comunicazione tra due opposti. Solo quando l’uomo agisce in armonia con la natura, nel rispetto delle sue regole, con la coscienza della propria finitezza e della propria subordinazione, solo allora può verificarsi una condizione di equilibrio, comunione e vita.
L’idea di base è quella di coniugare illusoriamente creato e artificio, attraverso superfici riflettenti che, come una galleria di specchi, vanno a costituire una linea mediana tra architettura e paesaggio. Un limbo che in realtà è un luogo d’incontro, dialogo e scambio, dove l’elemento naturale si unisce a quello artificiale, che ne mima la forma, la superficie e i relativi effetti di dinamismo e luce. Allo stesso tempo, si rivela la potenza generatrice della natura, come forza che protegge, difende, accoglie e avvolge ciò che l’uomo ha creato.
L’artista si sofferma su due categorie di elementi, quelli naturali e quelli architettonici. Egli circoscrive il suo intervento a precise porzioni, rivestendole con superfici riflettenti. Lo specchio si pone come spazio di transizione: la pietra assume l’aspetto, ora dell’acqua ora dell’atmosfera, divenendo trasparente, riflettente, cristallina, leggera e perfino dinamica. Se l’elemento naturale prosegue così il suo corso, i suoi effetti finiscono per essere potenziati e riverberati attraverso la superficie dello specchio. Quest’ultimo unisce natura e struttura, mimando gli effetti dinamici ed inafferrabili della prima, in luogo della consistenza tangibile, pesante, fissa e impenetrabile della seconda.
Gli interventi sono pensati all’insegna del rispetto integrale delle strutture preesistenti: da progetto, infatti, i pannelli specchiati saranno addossati alle parti architettoniche d’interesse. La posa in opera, mai invasiva, è studiata nel rispetto integrale e totale dei monumenti.
Questo aspetto, in linea con la parte concettuale del progetto, che vuole essere un tributo alla dimensione paesaggistica, architettonica e naturalistica delle città coinvolte.

The Bridge

The Square

Between

The Hole

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