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FOTO: Andrea Rum, Luca Bazzini,
Simone Lingua
VIDEO & RENDER: Luca Bazzini
ART DIRECTION, TESTI E BIO: Tiziana Tommei
DESCRIZIONE OPERE: Simone Lingua
WEBDESIGN: Enrico Fico

Alta gioielleria, arte ed innovazione a Expo 2020 Dubai

Bulgari celebra l’eccellenza italiana a Expo 2020 Dubai e sceglie l’artista Simone Lingua per la progettazione e realizzazione di “Sotiria”, un’opera d’arte che coniuga design ed architettura in omaggio alla bellezza, all’artigianalità e al Made in Italy.

 

Con l’avvio ufficiale di Expo 2020 Dubai, il Padiglione Italia apre le sue porte alle molteplici iniziative promosse da Bulgari sull’onda del suggestivo motto della manifestazione, “Beauty Connects People”. Il concetto di Bellezza in chiave italiana sarà valorizzato come armonia di visioni e contaminazioni forte di una tradizione secolare, ma sempre pronta alla sperimentazione.

Dal 1° ottobre, i visitatori del padiglione saranno coinvolti nelle straordinarie proposte artistico culturali del Brand Bvlgari – platinum sponsor di Expo 2020 Dubai – un affascinante corridoio vetrina accoglie ogni spettatore e consente loro di ammirare una composizione di eccellenze artistiche e architettoniche che delineano il percorso alla scoperta di una serie di opere: dalla riproduzione del neon progettato da Lucio Fontana per la Triennale del 1951 alla riproduzione della sequenza di Fibonacci di Mario Merz fino ad arrivare all’installazione site specific “Sotiria”, firmata dall’artista designer Simone Lingua in esclusiva per la maison Bulgari come omaggio all’artigianato italiano e alla sua capacità di interpretare la tradizione in chiave contemporanea.

 

Un’unione di gioielleria e arte contemporanea Sotiria – così intitolata in omaggio a Sotirio Bulgari, fondatore dell’Azienda – dominerà la sezione centrale del Padiglione con un’estensione di 150 mq.

Come tributo a Bulgari, l’artista ha scelto di identificare il concetto di bellezza con la più brillante tra le pietre preziose: il diamante.

Composta da sette “collane” sospese, l’opera evoca la perfezione delle gemme attraverso 63 icosaedri in vetro soffiato che si accendono di infiniti bagliori grazie a un prisma di luce interna. E proprio la luce ha un ruolo chiave per valorizzare lo splendore dei simbolici diamanti e allo stesso tempo innescare la percezione di una realtà che trascende l’esperienza umana. Ogni “diamante” è infatti collocato all’interno di una cupola cromata, che ne moltiplica i riflessi. Tra il diamante e lo spettatore s’interpone uno specchio spia, studiato per dissolversi e diventare trasparente una volta retroilluminato.

L’opera è collegata ad un software, concepito per rilevare l’interazione tra i visitatori e per trasmettere un impulso che darà luce all’installazione, creando un graduale effetto-dissolvenza degli specchi spia e permettendo allo spettatore di vedere oltre il riflesso di sé stesso e dell’ambiente circostante. Si scopre così l’autentico valore della bellezza, che “connette” le persone e le ispira ad andare oltre ciò che è tangibile.

Suggestive anche le connessioni racchiuse nella numerologia di Sotiria: le collane sospese dell’installazione sono 7 come gli Emirati Arabi, e poiché quest’anno ricorre anche il 50° anniversario dalla loro fondazione, 50 delle 63 cupole specchiate sono dorate. Su ogni collana, i diamanti sono 9, altro numero significativo perché collegato alla completezza e al compimento.

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